Il vetro è un materiale versatile ed oggetto di grande ricerca
Si tratta di un materiale in grado di assolvere la funzione di protezione senza interferire né con la diffusione della luce naturale né con lo stile della casa. Può essere addirittura impiegato per comporre pareti modulari, delimitare porzioni o definire ambienti.
Può essere utilizzato anche per balaustre e parapetti di scale e soppalchi. Oppure applicato all’aperto, può delimitare i balconi e dare carattere all’intero prospetto dell’edificio.
Le costanti innovazioni della filiera produttiva consentono oggi di superare tutti i pregiudizi legati al vetro: è sicuro, resistente ed assolutamente non pericoloso.
Le varianti sono molteplici, in modo da garantire l’attuazione di ogni progetto, per ristrutturazioni e nuove costruzioni.
Le applicazioni del vetro
Per ogni destinazione d’uso si deve scegliere il vetro adatto, testato apposta per quell’impiego.
Se si tratta di pareti in vetro utilizzate come divisori interni o di parapetti per scale interne, (in sostituzione all’esistente), non servono particolari autorizzazioni.
Se invece si tratta di protezione su balconi esterni, in quanto facenti parte della facciata, occorre avere il parere favorevole dalla Commissione Paesaggio del Comune di competenza.
In tutti i casi in cui è prevista una pratica edilizia, le varie autorizzazioni in merito allo sviluppo dell’eventuale scala ed alla tipologia dei parapetti, sia interni sia esterni, vengono rilasciate insieme all’approvazione del progetto nel suo complesso.
Normativa e pratiche amministrative
A seconda delle diverse tipologie di intervento si segue un iter burocratico differente; tutto è legato alla funzione che il nuovo elemento in vetro avrà all’interno dell’edificio, ma anche alle sue dimensioni.
Gli interventi che ricadono in attività di edilizia libera (tutti quelli di manutenzione ordinaria) non richiedono alcun titolo abilitativo e dunque possono essere realizzati senza permesso.
Per tutti gli altri, invece, la scelta è tra CILA, SCIA o PdC secondo entità e tipo di intervento (e quindi di classificazione). In tali casi è richiesta l’asseverazione e/o il calcolo strutturale di un tecnico abilitato da allegare al titolo abilitativo stesso (il quale può essere, o meno, soggetto ad autorizzazione sismica).
Se l’intervento da realizzare richiede la valutazione dell’adeguatezza dei nuovi elementi vetrati, saranno l’ingegnere o l’architetto coinvolti a garantire che questi rispettino le normative vigenti in materia.
Per quanto riguarda la scelta della tipologia di vetro, il riferimento è la norma Uni 7697 (Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie), in cui nei prospetti 1 e 2 vengono prescritte la composizione e le caratteristiche (ma non gli spessori) che i vetri devono avere in funzione della categoria di utilizzo e della sussistenza, o meno, del pericolo di caduta nel vuoto. Questa norma indica le modalità di prova ed i requisiti di validazione per il test di impatto dinamico sul vetro.
Il test prevede l’uso di un corpo semirigido costituito da un sistema sospeso di massa pari a 50 kg, lasciato cadere contro l’elemento vetrato da un’altezza che dipende dal requisito da rispettare. Ecco, per esempio, quanto previsto per una parete: in funzione delle dimensioni di questa, spessore e caratteristiche del vetro da utilizzare devono essere adeguati al fine di resistere alla prova dinamica appena descritta, ma anche al carico statico lineare prescritto per le pareti dalle più recenti Norme Tecniche per le Costruzioni. (NTC 2018).
Parapetti di scale, balconi e terrazzi: è del 2017 la norma nazionale Uni 11678, specifica per questo tipo di prodotti. Identifica i metodi di prova per la verifica dei parapetti vetrati nelle varie tipologie costruttive, definendo, tra le altre cose, i nuovi requisiti per la resistenza al test dinamico dell’impatto in funzione della categoria di utilizzo degli ambienti dove i parapetti vengono installati.
Il parapetto, per ulteriore sicurezza, deve assicurare una resistenza alla spinta pari al 30% del carico di esercizio anche con una delle 2 lastre in vetro rotte.
Tipologie di vetro
- Stratificato di sicurezza. Di sicurezza e protezione, è ottenuto inserendo un foglio di PVB o altri materiali plastici, tra due lastre. In caso di rottura accidentale del vetro, il foglio in materiale plastico tiene uniti i pezzi ed evita il distacco di schegge grosse o di frammenti taglienti, quindi pericolosi. Questo tipo di vetro viene usato in numerose applicazioni, come le facciate continue, i parapetti o le pareti vetrate.
- Temprato di sicurezza. E’ composto da un’unica lastra sottoposta ad un trattamento termico che le conferisce particolari proprietà di resistenza alla rottura. La lastra viene portata a circa 600° e raffreddata bruscamente. Tecnicamente, quindi, in caso di rottura il vetro si frantuma in piccoli frammenti non taglienti. E’ usato per i serramenti, per gli elementi di arredo e per le porte interne.
- Extrachiaro. Ha un aspetto estetico estremamente neutro, un’elevatissima trasmissione luminosa ed un’eccezionale resa di colore. I vantaggi dell’extrachiaro rispetto ad un comune float sono:
- Trasparenza: la trasmissione luminosa è superiore soprattutto se lo spessore è elevato;
- Neutralità in trasmissione: la resa dei colori ed il contrasto sono ottimizzati. I colori degli oggetti restano vivi e naturali.
- Colorazione molto tenue: nel caso di vetro spesso, l’impiego di extrachiaro consente di ottenere una vetrata pressoché incolore. La colorazione verdastra propria dei vetri molto spessi viene notevolmente attenuata.
- Brillantezza e profondità: nelle vetrate smaltate o laccate l’assenza di riflesso verde sulla lastra del vetro garantisce un colore particolarmente brillante.
Caratteristiche e vantaggi delle pareti trasparenti e delle balaustre
Le pareti trasparenti sono utili perché non interrompono la diffusione di luce naturale e sono indispensabili in uno spazio ridotto, quando, un “classico” tramezzo in cartongesso restringerebbe lo spazio a disposizione. Nate inizialmente per dividere gli spazi di lavoro, trovano applicazione pratica nell’interior design residenziale grazie anche alla possibilità di avere realizzazioni su misura.
Alcuni esempi? Dalla cucina in “scatola” nel living alla cabina armadio, fino alla sostituzione di pareti o porzioni di queste anche nei corridoi contigui alla zona giorno.
Le balaustre per interni, indispensabili a protezione delle scale di collegamento tra piani o come chiusura perimetrale per i soppalchi.
Per esterni, soprattutto come barriera su balconi e terrazze. In ogni applicazione, le balaustre in vetro rispondono all’esigenza di avere “leggerezza visiva”. Senza ovviamente rinunciare a nessun parametro di massima sicurezza.
Le lastre di vetro dei parapetti, forate in vetreria, vengono ancorate ai gradini con borchie in acciaio. Tra le lastre e l’acciaio è fondamentale utilizzare rondelle in nylon per evitare punti di rottura nella lastra.
Per una migliore estetica, le borchie si possono mascherare con placchette coordinate ai gradini.
La presenza del vetro ancorato a tutti i gradini, ed in appoggio anche a terra, garantisce stabilità alla scala in quanto il gradino risulta ancorato su due lati mediante barre filettate che lavorano a taglio e permettono di rispettare la portata al mq, prevista nella normativa di riferimento.
Le scale a sbalzo che non presentano ancoraggi tra gradino e vetro richiedono una struttura metallica, tassellata alla muratura portante. Alla struttura vengono saldati dei tubolari con funzione di mensola di sostegno dei gradini: tutto deve essere studiato, calcolato e verificato. In questo modo la scala è staccata ed indipendente dalle lastre di vetro che fanno da parapetto.
Per collegare le lastre di vetro nella parte superiore si utilizzano dei “pointer” ossia rondelle in acciaio che, accoppiate tra loro mediante una barra filettata, permettono al posatore di allineare i vetri in maniera perfetta.