Perché conviene isolare termicamente le intercapedini
L’operazione di riempimento di queste intercapedini, una volta verificatane la presenza, è da ritenersi di fondamentale importanza per permettere di eliminare il più possibile la formazione di scambi di calore con l’ambiente esterno.
Numerose intercapedini hanno, infatti, un diametro di circa 2-3 centimetri, ma non sono pochi i casi in cui questo valore si amplia fino ai 20 e anche 30 cm; con un tale spazio vuoto presente tra le pareti interne si rischiano di formare delle vere e proprie correnti d’aria che comportano una notevole dispersione termica.
Il riempimento di questi spazi permette, se non di eliminare completamente, di ridurre in maniera considerevole la formazione di questi moti convettivi, permettendoci di vivere in un appartamento che consuma poca energia per mantenere una temperatura interna ideale (con conseguente aumento della percezione di benessere abitativo).
Caratteristiche che deve possedere un buon materiale isolante
La caratteristica principale che deve possedere un isolante termico delle pareti interne, è sicuramente quella di non permettere la trasmissione né del caldo, né del freddo che arriva dall’ambiente esterno… ecco perché bisogna sempre prestare attenzione al livello di conducibilità termica dei prodotti isolanti! (se si mantiene su un valore piuttosto basso si avrà un maggior livello di capacità isolante del prodotto).
Non dimentichiamoci, inoltre, della traspirabilità dell’isolante, che si esprime con due tipi di grandezze, quali il coefficiente di permeabilità al vapore acqueo ed il coefficiente di resistenza al passaggio del vapore. Più bassi sono questi valori, più alta sarà la traspirabilità del prodotto isolante che, non assorbendo acqua o umidità, non permetterà la formazione di muffe sulle pareti di casa.
Completano questa veloce disamina sugli aspetti che rendono un materiale isolante di assoluto valore, la capacità di non alimentare incendi, oltre alla capacità di garantire un buon livello di isolamento acustico, aspetto non certamente primario, ma che completa e da maggior valore a questo tipo di prodotto.
Isolanti espansi e secchi: quali preferire
Se andiamo a considerare un intervento di insufflaggio sulle intercapedini possiamo sin da subito dire che è meglio preferire un isolante espanso rispetto ad uno secco, in quanto i primi sono realizzati sotto forma di schiume e garantiscono una buona solidificazione in poco tempo, ma solo dopo essere stati inseriti all’interno delle intercapedini!
Le schiume isolanti infatti vengono inserite sottoforma di fluido, e per questo hanno la capacità di espandersi all’interno di tutte le zone vuote presenti nell’intercapedine, anche quelle più difficili da raggiungere normalmente, senza causare danni a tubazioni e senza facilitare le formazioni di muffe.
Altro aspetto positivo degli isolanti espansi è l’impossibilità di fuoriuscire dopo la loro applicazione anche un domani che si apriranno le pareti per delle lavorazioni (…e non è tutto! Scopri quali sono gli altri vantaggi relativi all’insufflaggio di schiume isolanti).
Nel caso di isolanti secchi l’insufflaggio può comunque essere realizzato senza problemi, ma non si ha la certezza del totale riempimento a causa di tubi o mattoni che possono ostacolarne il cammino… il rischio è di pensare di aver completato il procedimento di isolamento, senza esserci realmente riusciti!
Schiume isolanti: il nostro consiglio
Tra le schiume isolanti presenti sul mercato è possibile fare una adeguata selezione, scegliendo il materiale che ci da maggiori garanzie. Se possiamo darvi un suggerimento, consigliamo sicuramente l’utilizzo di ISOFOR per la realizzazione di un intervento di insufflaggio!
Si tratta di una schiuma poliuretanica isolante (resina ureica), ideale per le intercapedini. Non sono in pochi a considerarlo il miglior isolante termico disponibile attualmente sul mercato, e questo per tutta una serie di ragioni:
- Elevata conducibilità termica
- Elevata traspirabilità, che come visto scongiura la formazione di muffe
- Non infiammabilità
- Ottimo livello di isolamento acustico
- Repellente per insetti e roditori
- Facilità di inserimento nelle operazioni di insufflaggio
- Breve tempo di solidificazione, con risultati di isolamento termico apprezzabili già nel breve periodo
Questa schiuma isolante espansa non lascia alcun genere di tracce, e non è soggetta a fuoriuscire in caso di lavori futuri. Risulta essere un prodotto certificato e conforme alle più recenti normative europee in tema di isolamento termico e tossicità.
Quando si può effettuare un insufflaggio di schiume isolanti
Non esistono particolari vincoli per realizzare questo tipo di intervento, una volta che è stata accertata la presenza dell’intercapedine. Non ci sono problematiche relative all’abitazione, in quanto possiamo farlo tanto in una casa abitata, quanto in una in fase di ristrutturazione; non si creano nemmeno problematiche relative alla presenza di inquilini, in quanto la tecnica dell’insufflaggio non richiede lo spostamento al di fuori della casa per più giorni… è sufficiente una singola giornata lavorativa, con la possibilità di eseguirlo dall’interno o dall’esterno dell’abitazione.
Una volta scelta la parete da isolare, si realizza un reticolo di fori disposti dal basso verso l’alto, con diametro e distanza regolari. La schiuma isolante può essere così insufflata tramite un apposito sistema di tubazione, che permette di riempire tutte le zone della parete interna (si parte sempre da sotto, procedendo in alto fino a che non si vede il materiale fuoriuscire dai fori, segno del completo riempimento della parete). Ultimo step sarà quello della rasatura dei fori e della pulizia del pavimento, che farà tornare in poche ore la vostra stanza all’aspetto originario. In una singola giornata lavorativa, con il contributo di questa schiuma isolante, avrete risolto gran parte delle problematiche relative all’isolamento della casa!