Le ristrutturazioni edilizie hanno sgravi fiscali a seconda della loro natura, ma vengono in ogni caso scontate dalle tasse. Il cosiddetto bonus della ristrutturazione di solito è del 50% sia per abitazioni singole che per condomini. Tuttavia la spesa deve essere di una certa entità per poterne beneficiare. Alcuni anni fa la percentuale è scesa al 36% per una spesa minima di 48.000 euro, ma le agevolazioni sono ancora maggiori se vengono svolti interventi antisismici o migliorie energetiche.
Una casa va mantenuta in perfetta efficienza sia all’interno che all’esterno. I lavori di ristrutturazione importanti vanno affidati ad aziende competenti nel settore, perché si tratta di spese grosse che vengono fatte una volta ogni diversi anni. I lavori di manutenzione ordinaria vanno fatti più spesso, ma anche per questi vi sono le detrazioni fiscali. Ad esempio cambiare gli infissi e i serramenti o rifare l’impianto elettrico non modifica la struttura o la dimensione della casa. A differenza delle ristrutturazioni straordinarie, non c’è bisogno di chiedere permessi comunali.
Ristrutturazione e permessi
Quando si tratta di modificare la fisionomia della casa con l’abbattimento o l’innalzamento di nuovi muri, la modifica di stanze già esistenti o la creazione di nuovi locali, bisogna chiedere l’autorizzazione edilizia al Comune di residenza, prima di iniziare i lavori. Ogni modifica va denunciata al Catasto perché la casa potrebbe variare la rendita catastale e di conseguenza le tasse comunali e regionali da pagare. Quando vengono fatte ristrutturazioni importanti, che modificano sensibilmente l’aspetto esterno ed interno, si parla di grandi opere. Richiedono concessioni edilizie che talvolta non sono facili da ottenere, specialmente se l’edificio si trova in un centro storico di alto valore paesaggistico. Prima di ogni ristrutturazione bisogna informarsi presso il Comune, perché modificare l’aspetto della casa a proprio piacimento non è possibile.
Ristrutturazione antisismica
Gli interventi antisismici sono un tipo di ristrutturazione particolare e sono necessari nelle zone che sono state recentemente colpite da importanti terremoti. Le nuove case che vengono costruite in aree ad alto tasso sismico sono già predisposte alla resistenza in caso di scosse. Ma quelle che sono state edificate in precedenza e sono a rischio di crollo, necessitano di interventi di ristrutturazione. Come il consolidamento delle mura portanti, delle strutture in legno e talvolta l’installazione di veri e propri supporti, specialmente nel caso di edifici molto vecchi. Questi interventi sono detraibili in percentuale maggiore rispetto agli altri e si può arrivare fino al 70% delle spese sostenute.
Ristrutturazione, sicurezza e risparmio
La parola stessa “ristrutturare” indica una miglioria della casa e pertanto della qualità della vita all’interno e all’esterno della stessa ma non solo. L’investimento porterà del risparmio installando dei serramenti nuovi e a norma di legge. Oltre a poter detrarre una parte della spesa dalle tasse, in seguito si spenderà molto meno di riscaldamento o di aria condizionata, dato che la casa sarà più isolata dagli agenti atmosferici. Allo stesso modo, installare porte blindate o protezioni alle finestre renderà più sicura l’abitazione. Questa avrà molto più valore una volta che verrà venduta o affittata, oltre ad essere più sicura per chiunque vi abiti. La sicurezza fa comodo a tutti, pertanto anche questo tipo di interventi vengono detratti dalla dichiarazione dei redditi.
Il Governo incentiva in ogni modo la miglioria delle case e la sicurezza delle persone. In questo modo risparmia in spese di ricostruzione o rimborsi in caso di terremoti oppure spende meno risorse in forze dell’ordine. Se è vero che lo Stato aiuta tutti i cittadini è anche vero che non tutto viene rimborsato, pertanto trovare un’azienda seria e professionale che esegua ristrutturazioni a regola d’arte e a norma di legge è fondamentale per la sicurezza e l’economia di tutta la famiglia.