Investire nel restyling di un immobile da mettere a reddito con affitti brevi può offrire più di un vantaggio. Proporre spazi curati ed a norma, infatti, dà maggiori garanzie di successo e permette di trarre profitto in linea con il mercato.
Possedere un immobile e lasciarlo vuoto, perché non lo si vuole impegnare per tanto tempo, comporta il dover sostenere delle spese senza un rientro economico e, tanto meno, un guadagno. Invece, con una messa a punto strategica, la casa può essere data in affitto per brevi periodi, ricavando un guadagno e mettendo a disposizione del mercato spazi già esistenti.
Quali sono le valutazioni da fare prima di ristrutturare per affittare?
Complici i dati secondo cui il mercato degli affitti stagionali o occasionali nel nostro Paese è in crescita, è evidente quanto sia allettante e neanche tanto complicato da gestire purchè ci si organizzi bene, puntare sull’ottenimento di una rendita, ponendo la casa in affitto per brevi periodi. Ma per farlo occorre offrire una proposta di qualità che può incrementare l’affitto del 30% rispetto a quello riscosso lasciando l’immobile in uno stato meno appealing.
Per ristrutturare con successo un’abitazione da offrire in locazione non serve disporre di un grande budget. E’ indispensabile invece avere un progetto o comunque un’idea super funzionale.
L’inizio si traduce in pochi semplici domande:
- che cosa va necessariamente sostituito
- che cosa si può recuperare con un semplice restyling
- che cosa va aggiunto
Ad ogni domanda poi andrà assegnata una percentuale del budget disponibile, puntando ad ottenere un insieme proporzionato per ottenere un risultato soddisfacente che possa dare certezza di successo.
Quali sono gli spazi di privilegiare nel progetto di restyling?
Indubbiamente bagno e camera da letto, come ricordano sempre i professionisti del settore, sono gli spazi da privilegiare nel progetto da realizzare.
Dalle ricerche di offerte effettuate online dai potenziali ospiti emerge una particolare attenzione proprio a questi due ambienti.
L’attenzione ai servizi offerti è fondamentale e ciò significa che tutti gli ambienti vanno risistemati. Ma non serve, per esempio, realizzare camere da letto enormi, piuttosto conviene dotarle di bagno privato perché non si conosce il livello di privacy desiderato dagli ospiti.
Per quanto riguarda gli spazi comuni, è consigliabile prevedere quegli arredi e complementi che possano far sentire gli ospiti come se fossero a casa di amici. Ingresso, soggiorno e cucina saranno dunque accoglienti e dovranno incoraggiare momenti di convivialità.
La cucina sarà attrezzata con quanto necessario a preparare un pasto.
Poiché in un immobile affittato per periodi brevi gli ospiti si avvicenderanno a ritmi sostenuti, sarà meglio scegliere finiture e materiali resistenti e che non richiedano particolare manutenzione: perfetti, per esempio, sono le pitture lavabili o gli smalti per le pareti, ma anche la carta da parati lavabile ed il gres per pavimenti.
Per quanto riguarda l’arredamento, non servirà una maxi dotazione di mobili. Per esempio non saranno necessari armadi ampi, ma saranno più utili arredi trasformabili e salva spazio, apparecchi elettrici (come un bollitore, un asciuga pelli, un ferro da stiro ed una spazzola per gli abiti, solo per citare gli indispensabili).
In ogni caso dal punto di vista estetico conviene puntare sempre su uno stile neutro, arricchito da qualche particolare dècor, in modo che gli interni siano gradevoli ed incontrino il gusto di un pubblico ampio, ma non richiedano grandi sforzi al momento di riordinare e riassettare. Ed a questo proposito vale la pena ricordare che, più che un surplus di oggetti, contano l’ordine, la pulizia e la sanificazione.
A prescindere dal budget, il consiglio è che a ristrutturazione finita, l’appartamento non sia anonimo ma trasmetta calore, con un’atmosfera accogliente che lasci un ricordo positivo in chi vi ha soggiornato. Come fare? Scegliendo un tema, un colore, un elemento tipico del posto da declinare in tutti gli ambienti della casa.
Quali criteri seguire nella ristrutturazione?
L’aspetto funzionale è determinante per un’abitazione privata ma lo è anche per quelle da destinare al mercato degli affitti.
Se si ristruttura per locazioni brevi, ha poco senso realizzare spazi come la dispensa o la cabina armadio. Al contrario, bisogna progettare camere da letto comode e funzionali ed ambienti comuni accoglienti, in cui una famiglia o un gruppo di amici, possa ritrovarci per pranzo o per qualche ora di relax.
Come per tutti gli spazi destinati ad essere utilizzati da tante persone, la scelta dei materiali va fatta considerando lo stress e l’usura cui saranno sottoposti. Potrebbero infatti non essere trattati con le dovute attenzioni di norma usate a casa propria.
I materiali dovranno avere caratteristiche di resistenza e durabilità. In particolar modo finiture e rivestimenti.
Se si vuole personalizzare una parete con una vernice, ad esempio, sarà meglio evitare i decorativi delicati. Questo a beneficio di quelli più resistenti come il micro cemento oppure si andrà sul sicuro utilizzando una semplice pittura super lavabile e prediligendo tinte chiare e poco sature che potranno essere ritoccate, in caso di danneggiamento, senza dover rifare l’intera superficie.
Lo stesso principio guiderà la scelta degli arredi, preferendo i laminati al laccato, i tessuti antimacchia alla pelle, i materiali compositi a quelli pregiati.
Qual è il budget da considerare?
Non è possibile parlare a priori di budget perché bisogna capire qual è lo stato di fatto dell’immobile: se dovrà essere riprogettato o se avrà bisogno solo di alcuni “ritocchi” strategici.
Inoltre se il committente ha in mente un target di clientela, dovrà orientare la spesa pensando alle aspettative degli ospiti.
La capacità di spesa del proprietario ed i tempi di rientro dell’investimento definiranno budget assai differenti. Ciò non vuol dire dare credito al concetto “chi più spende più ottiene”, perché talvolta un semplice relooking può essere sufficiente a centrare l’obiettivo ed a ottenere un’abitazione di successo nel mercato degli affitti.
In questi casi, con una spesa contenuta, ma con l’aiuto di un architetto se non si ha la dimestichezza necessaria, si potranno trasformare gli interni giocando con arredi, colori e dettagli curati.