Rifare il pavimento è un intervento che può rivelarsi piuttosto invasivo; tuttavia, in molti casi è un’operazione necessaria.
I motivi per cui cimentarsi in questa impresa possono essere diversi, dalla semplice usura, che nel corso del tempo rovina il pavimento – specie se è parquet – al desiderio di rinnovare il look della propria casa con un intervento di ristrutturazione completo.
Rifare il pavimento fai da te è sconsigliato: anche se, come vedremo, in alcuni casi è possibile posare il pavimento nuovo sopra quello preesistente, è sempre buona norma rivolgersi a professionisti del settore per un risultato a regola d’arte.
Rifare il pavimento: quando è necessario
Quando bisogna rifare il pavimento?
Per rispondere alla domanda dobbiamo innanzitutto fare una premessa: i pavimenti costituiscono un dettaglio fondamentale della casa.
Quando varchiamo la soglia di un’abitazione, infatti, il nostro sguardo abbraccia gli ambienti in un unico colpo d’occhio, rilevando ciò che spicca subito alla vista.
Tra cui, appunto, il pavimento.
Assi scheggiate e scricchiolanti o piastrelle sbeccate, dunque, sono chiari segnali che il pavimento va rifatto.
Scegliendo, naturalmente, materiali di qualità.
Ed è proprio sulla qualità che si gioca una partita importante: optando per materiali di prima scelta, si assicurerà la massima durabilità al pavimento; viceversa, pavimenti di bassa qualità non solo dureranno di meno ma tenderanno anche ad accumulare più sporco, rendendo più difficili le operazioni di manutenzione.
Rifare il pavimento è un lavoro piuttosto importante, che limiterà l’utilizzo degli ambienti per un determinato periodo di tempo, anche se la demolizione del pavimento preesistente, come vedremo, non è l’unica soluzione possibile.
Rifare il pavimento in modo semplice e veloce
Il modo più veloce ed economico per rifare il pavimento consiste nel posare piastrelle o listoni sopra il rivestimento già in essere.
Si tratta dunque di un lavoro di sovrapposizione che tuttavia, se si utilizzano materiali di alta qualità, permetterà di avere un risultato finale confortevole, sicuro e appagante anche dal punto di vista estetico.
La problematica principale di questo intervento consiste infatti nell’innalzamento del livello della superficie.
Rivolgendosi a una ditta specializzata e scegliendo materiali idonei, comunque, si riuscirà a contenere lo spessore del pavimento attorno ai due centimetri, a fronte del vantaggio di finire il lavoro in tempi davvero brevi.
Rifare il pavimento da zero
Se la sovrapposizione del rivestimento si rivela una soluzione semplice, veloce e che praticamente non arreca disagio, nel momento in cui il massetto è in uno stato critico occorre demolirlo completamente.
Anche in questo caso, la scelta dei materiali è determinante, perché un rivestimento di qualità è destinato a durare più a lungo.
Se si decide di rifare il pavimento da zero, i lavori richiederanno senza dubbio più tempo ma sarà possibile effettuare un rinnovamento completo, tanto strutturale quanto estetico, alla propria abitazione.
Rifare il pavimento: riscaldamento e isolamento
Rifare il pavimento in modo completo è un intervento che, seppure più dispendioso, lungo e con possibili disagi (tra cui l’impossibilità di accedere alla casa), offre numerosi vantaggi, tra cui innanzitutto la possibilità di installare un impianto di riscaldamento a pavimento.
Si tratta di una soluzione sicura e confortevole, che permette di avere una distribuzione omogenea del calore, di risparmiare energia e di non avere caloriferi alle pareti, aumentando così le opzioni per l’interior design, grazie al maggiore spazio disponibile.
Il rifacimento totale del pavimento consente anche di integrare il rivestimento con strati di isolante acustico: la scelta ideale per chi ha bisogno di quiete ma vive in condomini o in contesti in cui si sente rumore.
Rifare il pavimento: le finiture
Rifare il pavimento durante una ristrutturazione lascia spazio anche alla creatività e allo stile per quanto riguarda la scelta delle finiture.
Oggi, infatti, esistono numerose soluzioni per la pavimentazione, dalle classiche piastrelle in ceramica o parquet fino alle opzioni più all’avanguardia, come il gres porcellanato – disponibile, tra l’altro, in un’ampia gamma di finiture, come le piastrelle effetto legno, effetto pietra o effetto cotto – alla resina.
È anche possibile scegliere pavimenti diversi a seconda degli ambienti, privilegiando per esempio le piastrelle per stanze come bagno e cucina, più soggette all’umidità e che richiedono un’accurata pulizia, e optando invece per il parquet nelle camere da letto e in soggiorno.
Rifare il pavimento: i costi
La spesa per rifare il pavimento è molto variabile, perché dipende da numerosi fattori, tra cui:
- La superficie di intervento
- I materiali scelti
- La tipologia di lavoro (la sovrapposizione costerà certamente meno del rifacimento completo)
- I prezzi applicati dalla ditta prescelta.