Rivestire mobili e pareti in tessuto rappresenta un’idea originale per arredare casa con gusto e stile.
A volte, infatti, basta semplicemente scegliere il motivo giusto per aggiungere carattere a un ambiente senza necessità di riempirlo eccessivamente.
Scopriamo allora quali sono i principali materiali e soluzioni per tappezzeria disponibili attualmente in commercio.
Materiali e soluzioni per tappezzeria naturali
Quando si parla di materiali e soluzioni per tappezzeria “naturali” si intende fibre vegetali e derivati animali, utilizzati fin dall’antichità per tappezzare mobili e pareti.
I più comuni sono:
- Cotone: una fibra naturale particolarmente resistente all’usura, allo sbiadimento e al pilling, anche se questi fattori dipendono in parte anche dalla trama e dalla finitura. In generale, se il cotone viene mescolato con altre fibre, diventa più resistente anche allo sporco, al fuoco e alle pieghe. Trame classiche in cotone sono quelle damascate, un evergreen sia per la tappezzeria dei mobili che delle pareti;
- Pelle: durevole e resistente, richiede solo un po’ di attenzione nella pulizia, da effettuare con prodotti specifici;
- Lino: resistente al pilling e allo sbiadimento, è tuttavia piuttosto soggetto all’usura, quindi meglio evitarlo per tappezzare mobili in una casa dove c’è la presenza di bambini e animali domestici. Particolare cura va riservata anche alla pulizia, che deve essere effettuata da professionisti, pena il rischio di restringere il tessuto.
- Seta: estremamente elegante e raffinato, è tuttavia uno dei tessuti per tappezzeria più delicati. Anche in questo caso, la pulizia deve essere professionale per garantirne una conservazione ottimale.
- Lana: durevole e resistente al pilling, allo sbiadimento, alle pieghe e allo sporco, presenta un’unica pecca: la tendenza all’infeltrimento. Si tratta comunque di un tessuto pregevole per la tappezzeria, in grado di valorizzare ogni tipo di arredo.
Materiali e soluzioni per tappezzeria sintetici
I materiali e soluzioni per tappezzeria sintetici sono abbordabili dal punto di vista economico e assicurano numerosi vantaggi.
Certo, il fascino, la texture e anche la durabilità dei tessuti di origine naturale è inarrivabile, ma comunque si tratta di soluzioni comode, pratiche e, grazie alle numerose finiture disponibili, anche di grande impatto estetico.
Tra i principali materiali sintetici ricordiamo:
- Acetato: nato come imitazione della seta, resiste alla muffa, al pilling e al restringimento. Per contro, si sporca facilmente e tende ad usurarsi e a sbiadirsi al sole. Di sicuro, non rappresenta la scelta migliore per l’utilizzo quotidiano;
- Acrilico: nasce, invece, come imitazione della lana. Tra i pro, annovera una buona resistenza all’usura, allo sporco e allo sbiadimento. Gli acrilici di qualità sono lavorati in modo da evitare la formazione di pilling;
- Microfibra: uno dei tessuti più popolari per la tappezzeria. La texture è simile a quella del velluto, ma molto più resistente, in particolare all’acqua, alle macchie e allo sbiadimento. Inutile dire che si tratta di uno dei materiali più indicati per la tappezzeria di mobili usati quotidianamente;
- Nylon: raramente viene usato da solo; di solito, infatti, si mescola ad altre fibre, con l’obiettivo di renderlo uno dei tessuti per il rivestimento più resistenti in assoluto. Non si sporca e non si stropiccia facilmente; per contro, però, tende a sbiadire e a formare pieghe;
- Olefina: ottima scelta sia per la tappezzeria esterna che interna, questo tessuto sintetico resiste bene alle macchie, alla muffa, all’abrasione e all’azione diretta dei raggi solari;
- Poliestere: come il nylon, anche il poliestere viene usato di rado da solo per i rivestimenti. Generalmente, si mescola con altre fibre per aumentare la resistenza alle pieghe e allo sbiadimento. Aggiunto alla lana, tuttavia, peggiora i problemi di pilling;
- Rayon: un’altra alternativa alla seta, più resistente di quest’ultima ma al tempo stesso più soggetto a pieghe. Grazie alle nuove tecnologie, tuttavia, è possibile trovare tessuti in rayon per tappezzeria comodi, pratici e versatili per l’arredamento domestico.
Materiali e soluzioni per tappezzeria: la svolta green
La crescente esigenza di sostenibilità non si è tradotta solo in un boom della bioedilizia, ma anche nella ricerca di materiali e soluzioni per tappezzeria che fossero il più ecologici possibile.
Quando si parla di tappezzeria ecologica, dunque, si intende l’utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili e lavorate in modo sostenibile per il rivestimento di mobili e pareti.
Tra le novità più interessanti, c’è proprio la carta da parati, che si può trovare nelle versioni biologica, vegan, compostabile e in grado di assorbire i VOC grazie a una particolare reazione chimica.
Scegliere una tappezzeria ecologica significa non solo utilizzare materiali rispettosi dell’ambiente, ma anche garantire salubrità e sicurezza tra le mura domestiche.