La cappa da cucina è un elettrodomestico avente lo scopi di eliminare fumi, vapore ed odori. E’ obbligatoria per legge, deve avere una larghezza uguale al piano cottura ma può essere anche più grande.

Le dimensioni consigliate vanno dai 60 ai 120 cm. La distanza dai fornelli deve essere di circa 65-90 cm. La rumorosità deve essere compresa tra 50 e 70 decibel.

La differenza tra una cappa da cucina aspirante ed una filtrante

In commercio esistono due tipologie di cappa, quali:

  • cappa aspirante, la quale purifica l’aria attraverso un sistema di filtri antigrasso in alluminio o acciaio. Pulita dalle scorie, l’aria esce dalla canna fumaria;
  • cappa filtrante, non presenta alcun tubo per la ventilazione esterna. Preleva l’aria, la purifica da odori e fumi restituendola pulita. I filtri a carbone attivo sono i più funzionali.

La cappa, quando è presente un piano cottura a casa, deve essere obbligatoriamente installata.

È necessario scegliere un modello aspirante, in grado cioè di espellere all’esterno fumi e residui di combustione attraverso un’apposita canna fumaria. S

Nel caso in cui non sia possibile realizzare il condotto di evacuazione, si può ricorrere ad una cappa filtrante, o a ricircolo, abbinata ad un elettroventilatore. Questi modelli non espellono all’esterno l’aria aspirata, ma la purificano grazie a speciali filtri immettendola di nuovo nell’ambiente.

Tutte le cappe sono aspiranti, ma possono essere riconvertite in modo da poter svolgere anche la funzione filtrante.

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Cappe da cucina: tipologie e caratteristiche

Esistono diverse tipologie di cappa da cucina, le quali si distinguono, a seconda delle caratteristiche. Si tratta di:

  • cappa a parete o a camino, indicata per le cucine che si sviluppano lungo il muro. Realizzata in acciaio inossidabile, vanta un design minimal.
  • cappa ad isola, sospesa ed ancorata al soffitto, presenta uno stile moderno che si adatta alle cucine con il piano cottura inserito nell’isola;
  • cappa ad incasso angolare, definito anche a caminetto, è montata nelle cucine che hanno il piano cottura a ridosso dell’angolo. Realizzata in acciaio, si adatta ai contesti sia moderni che classici;
  • cappa ad incasso classica o sottopensile, viene inserita all’interno di un pensile. La caratteristica di questo modello è che è coperta dall’anta del mobile. Ha un livello di aspirazione efficiente.

Guida alla scelta della cappa da cucina


La cappa da cucina deve avere le seguenti caratteristiche:

  • una larghezza uguale o superiore al piano cottura, ma non inferiore.
  • una larghezza che varia in genere tra 60 e 120 cm. Esistono anche modelli più piccoli o più grandi rispetto alle misure indicate.
  • L’altezza è variabile, dipende dalla lunghezza del condotto per l’evacuazione dei fumi e può oscillare tra una misura minima ed una massima.
  • La capacità di aspirazione dell’apparecchio, o portata, che si misura in metri cubi all’ora. Va scelta in base al volume della cucina e alla frequenza d’uso. La cappa deve garantire un ricambio minimo dell’aria pari a circa 6-8 volte il volume dell’ambiente. Per un utilizzo normale la portata dovrebbe essere di almeno 400 mc/h, mentre se si cucina spesso e per tante persone non dovrebbe essere inferiore a 500 mc/h.

L’installazione della cappa da cucina


L’intervento di installazione deve essere effettuato da un tecnico specializzato, il quale ha il compito di rilasciare, a lavoro ultimato, la Dichiarazione di Conformità alla normativa vigente.

L’installazione della cappa richiede un sopralluogo preliminare da parte di un tecnico. Quest’ultimo deve controllare la posizione e le dimensioni del foro di ingresso e di uscita dell’aria e della presa per il collegamento all’impianto elettrico. Sarà così possibile effettuare gli allacciamenti in modo corretto.

È necessario misurare l’altezza del soffitto, per prevedere un’eventuale prolunga del camino della cappa. Occorre conoscere anche il volume della cucina, per scegliere la potenza più adatta.

La cappa aspirante va collegata ad una canna fumaria apposita e non a quella collettiva, usata invece per altri apparecchi a gas, come stufe o caldaie.

Il tubo di collegamento potrà avere lunghezze e forme differenti in base alla posizione della cappa e del foro d’uscita dell’aria sulla parete; può essere a vista o nascosto dal camino dell’apparecchio.

La cappa va centrata sul piano di cottura, ad un’altezza minima di 65 cm, se i bruciatori sono a gas, di 75 cm, se invece è a funzionamento elettrico. La distanza non deve in ogni caso essere superiore ai 90 cm.

Non appena la cappa è stata montata, è fondamentale controllare che tutto funzioni correttamente, comprese le lampade. È bene inoltre verificare la stabilità del collegamento tra il tubo e il foro d’uscita dell’aria.

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