Il paraschizzi è un dettaglio fondamentale della cucina: non solo è utile, ma riveste anche un importante ruolo dal punto di vista estetico, donando carattere e personalità all’ambiente.
In questa guida alla scelta del paraschizzi per la cucina, scopriremo come abbinarlo, se prediligere l’accostamento cromatico con il top oppure richiamarsi ad altri elementi della stanza, come il pavimento o i pensili.
Guida alla scelta del paraschizzi per la cucina: gli accorgimenti di base
La prima cosa da sottolineare in una guida alla scelta del paraschizzi per la cucina riguarda il fatto che non può essere un elemento completamente slegato dal resto, a meno che si opti per mobili e finiture completamente sul bianco o sul nero.
Riguardo ai materiali, la scelta è molto ampia e include dal vetro laccato alla resina, dal gres alle soluzioni più contemporanee, come il cemento, o tradizionali, come le piastrelle impreziosite con fantasie colorate o geometriche.
L’importante, comunque, è che il paraschizzi soddisfi tre requisiti basilari:
- Essere lavabile
- Non deteriorarsi nel corso del tempo
- Assicurare la massima igiene.
Guida alla scelta del paraschizzi per la cucina: le dimensioni contano
Una voce da considerare attentamente all’interno della nostra guida alla scelta del paraschizzi per la cucina concerne le dimensioni della stessa.
Se si ha una cucina piccola, infatti, è consigliabile optare per un paraschizzi di colore chiaro o neutro, che non appesantirà l’ambiente e, al tempo stesso, assolverà alla sua funzione e sarà anche decorativo.
Se, invece, si ha una cucina spaziosa, ci si può sbizzarrire con combinazioni di materiali e colori diversi, anche creando interessanti contrasti.
Guida alla scelta del paraschizzi per la cucina: il marmo che arreda
In una guida alla scelta del paraschizzi che si rispetti un materiale nobile e decorativo come il marmo merita una menzione speciale.
Già, perché il marmo si rivela una soluzione versatile e molto elegante, soprattutto laddove si opta per pensili dal colore omogeneo ma non scontato, come petrolio, salvia o nuances metalliche: in questi casi, un paraschizzi in marmo, con le sue venature, completerà la cucina donandole uno stile unico.
Guida alla scelta del paraschizzi per la cucina: parquet sulla parete
Senza dubbio il legno non è la scelta ideale per il paraschizzi della cucina: acqua e, appunto, gli schizzi che provengono dai fornelli potrebbero rovinarlo, anche se adeguatamente trattato.
Per fortuna, nella nostra guida alla scelta del paraschizzi per la cucina non abbiamo dimenticato di menzionare una delle soluzioni più belle e pratiche che oggi abbiamo a disposizione e cioè il gres porcellanato effetto legno.
In commercio è possibile trovare piastrelle in gres che riproducono alla perfezione qualsiasi tipo di legno; in questo modo, diventa possibile realizzare un paraschizzi che sembri un vero e proprio prolungamento a parete del parquet, che regala un effetto finale davvero molto interessante, contribuendo a rendere l’atmosfera della cucina non solo elegante, ma anche calda e accogliente come solo il legno sa fare.
Guida alla scelta del paraschizzi per la cucina: attenzione al formato delle piastrelle
Come abbiamo visto, è importante che il paraschizzi della cucina si abbini con gli altri elementi d’arredo dell’ambiente, dai pensili al pavimento.
Per questo, nella guida alla scelta del paraschizzi per la cucina, dovevamo necessariamente aprire una parentesi sul formato delle piastrelle del paraschizzi.
Se stanno bene con il pavimento, il consiglio è di optare per piastrelle di grande formato, che rendono la superficie più omogenea, anche grazie alla riduzione delle fughe.
Questa caratteristica comporta due grandi vantaggi: la facilità di pulizia – un aspetto fondamentale per un paraschizzi – e l’effetto estetico, elegante e contemporaneo.
Per contro, piastrelle di formato più piccolo possono essere più decorative, soprattutto se si sceglie un modello arricchito con disegni o geometrie, e si adattano meglio a eventuali irregolarità presenti sulla parete.
Negli ultimi anni sono tornate molto di moda anche le piastrelle esagonali e diamantate, perfette sia per chi desidera offrire un tocco vintage alla propria cucina, sia per chi vuole spezzare l’omogeneità dell’ambiente con un dettaglio di stile che ben si integra anche con pensili dal gusto contemporaneo.
Guida alla scelta del paraschizzi per la cucina: quanto deve essere grande?
Un ultimo aspetto da valutare nella nostra guida alla scelta del paraschizzi per la cucina riguarda la superficie che ricopre.
Esistono infatti diverse opzioni, dalla copertura a tutta altezza fino al soffitto, al rivestimento parziale, nello spazio incluso tra il top e i pensili.
In entrambi i casi si hanno vantaggi: la prima soluzione offre una percezione di maggiore ampiezza della parete, mentre la seconda mette in risalto la funzione decorativa del paraschizzi.