Acquistare una casa oggi non è un’impresa particolarmente complicata: spesso sono le stesse agenzie immobiliari ad occuparsi di tutti i dettagli e l’iter si svolge seguendo strumenti legislativi bene precisi.
Ma non tutti gli immobili hanno la medesima storia e non sempre si trovano nelle stesse condizioni. Talvolta, può capitare che la casa dei nostri sogni abbia caratteristiche non comuni: abitazioni con affittuari che continuano a vivere nelle nostre future quattro mura, protetti dal contratto di locazione, aste giudiziarie che allettano i compratori con il miraggio del risparmio o case su cui grava un’ipoteca.
Il mattone è davvero solido?
Gli Italiani, al contrario della maggior parte degli altri popoli, sono ancora molto legati al “cemento”. Di sicuro ha un grande peso l’eredità culturale, che spinge a mettere i soldi in qualcosa di tangibile, al contrario degli investimenti immateriali della finanza, più “volatili”.
Eppure questa fiducia, dati alla mano, sembrerebbe mal riposta.
Secondo l’Istituto indipendente di studi e ricerche Scenari Immobiliari tra il 1993 ed il 2017 i prezzi medi delle case sono cresciuti nominalmente del 37,6%. Non un grande risultato e, tutto sommato, positivo.
Chi ha già una prima casa dovrebbe valutare bene questa opportunità in base all’andamento del mercato: in un momento non molto favorevole, è ancora più importante sapere come ed in che direzione muoversi.
Anche l’acquisto di una casa, in vista di un profitto nel medio-lungo termine, è una decisione che ha dei pro e dei contro. Oggi, purtroppo, sulla carta i contro appaiono molto pesanti, se confrontati con altre forme d’investimento che, nel corso del tempo, si sono rivelate più sicure e redditizie.
Quali sono i vantaggi oggi per chi vuole investire?
Acquistare casa oggi conviene più che nel passato. Secondo Scenari Immobiliari, nel 1993 uno stipendio medio era di circa 1.200.000 lire (circa 670€) e quindi si calcola che, in un anno, una normale famiglia potesse permettersi di acquistare poco più di 6 metri quadrati l’anno.
Oggi, con uno stipendio mediamente più alto, si potrebbe comprare oltre 10 metri quadrati. Quindi risulta più semplice acquistare un immobile nel 2019 che nel 1993.
Se la casa è in locazione, cosa succede?
Nonostante il sogno dell’italiano medio sia di possedere la casa in cui abitare, moltissime persone preferiscono alla fine affittare.
I vantaggi sono evidenti, in particolare una maggiore libertà in caso di spostamenti lavorativi e minori spese. Sebbene il 72,3% delle case italiane sia di proprietà, cresce la percentuale di abitazioni in affitto (attualmente poco meno del 30%, un dato finora piuttosto stabile, con piccolissime oscillazioni negli ultimi 10 anni).
Comprare una casa affittata può rivelarsi un buon affare, perché la presenza di un inquilino fa calare la valutazione dell’immobile fino al 30%.
Se l’acquisto è finalizzato ad un investimento, ci sarà sicuramente un guadagno, nel caso la si rivenda nel medio periodo. Nel frattempo, l’inquilino continuerà a pagare l’affitto, secondo le condizioni stipulate con il vecchio proprietario.
A conti fatti, acquistando oggi una casa affittata, la si potrebbe lasciare in eredità ai figli, con la certezza di aver risparmiato sul prezzo d’acquisto e di aver pagato, grazie agli introiti dell’affitto, il mutuo che è stato necessario per comprarla.
Acquistare una casa in costruzione: quanto conviene?
Acquistare una casa non ancora ultimata può risultare vantaggioso sotto molti punti di vista, a partire dal fatto che, proprio perché nuova, sarà edificata in base alle norme più recenti e potrà essere plasmata sulle nostre esigenze.
Si può infatti spesso decidere la suddivisione delle stanze ed anche le finiture principali.
Tutto ciò che per legge, dev’essere fatto, lo sarà, compreso il rispetto delle norme più recenti.
Non ci saranno costi da preventivare per adeguare vecchi impianti o per coibentare i locali.
Per molti anni non ci si dovrà preoccupare della manutenzione o di quale ristrutturazione.
Per diverso tempo si sarà tutelati contro eventuali vizi di costruzione, che saranno addebitati al costruttore. Se l’acquisto avviene in cooperativa, in molti casi si può ottenere uno sconto sul prezzo.
Oltre ai diversi vantaggi, acquistare una casa in costruzione però ha anche degli svantaggi.
Una casa in costruzione può portare con sé diversi rischi. Il primo, sicuramente, è il fallimento dell’impresa, che può mettere in pericolo quanto abbiamo versato nel frattempo.
I tempi di consegna possono diventare lunghi, anche più lunghi del previsto, perché rallentamenti nei lavori possono capitare. E comunque, anche se le date fossero rispettate, ci sarà sempre parecchio da attendere prima di varcare la soglia (per arredo ed apertura utenze).
Riguardo gli aspetti fiscali, una casa nuova ha più imposte di una casa vecchia.
La casa, una volta terminata, potrebbe essere diversa da come l’avevamo immaginata.
Una casa all’asta può essere considerata una forma d’investimento?
A parità di valore, la casa verrà pagata di meno e può quindi essere considerata una forma d’investimento. Va assolutamente controllato che l’immobile sia in regola sotto tutti i punti di vista. Sarà quindi necessario rivolgersi a professionisti in grado di individuare possibili anomalie.
Per acquistare un immobile all’asta è bene disporre di una buona liquidità, anche se per fortuna, solo la caparra deve essere versata. Per la parte restante si può contare su mutui appositi, il cui importo non può però superare l’80% del valore stabilito dal perito o dal prezzo d’acquisizione all’asta.
Il prestito sarà erogato alle stesse condizioni dell’acquisto classico, usufruendo anche dei benefici fiscali per l’acquisto della prima casa.
Casa soggetta ad ipoteca: quali sono i rischi?
E’ possibile che sull’immobile che stiamo per acquistare gravi questa forma di garanzia per il creditore contro il pericolo dell’insolvenza. La più diffusa, ma non l’unica, è quella volontaria, che deve essere necessariamente iscritta da chi richiede un mutuo.
Se sulla casa grava l’ipoteca volontaria, si può fare senza rischi la proposta d’acquisto. La cosa importante è sottolineare che, entra la data del vostro rogito, l’ipoteca deve essere estinta a cura ed a spese del proprietario. In caso contrario, meglio prendere qualche precauzione.