Si trova ovunque: in casa, in ufficio, in un negozio. Il cartongesso fa da molto tempo parte della nostra vita quotidiana, eppure in pochi sanno effettivamente come è fatto, quanto è utile e come può essere utilizzato nell’arredamento domestico.
Prima di scendere nel dettaglio e scoprire come utilizzare il cartongesso per decorare casa, è necessario aprire una parentesi su cos’è questo materiale e a cosa serve.
Il cartongesso è un materiale da costruzione, impiegato soprattutto per la creazione di pareti e soffitti; nel corso del tempo, i professionisti del settore edilizio ne hanno sperimentato molti altri usi – che vedremo più avanti – come per esempio per la realizzazione di librerie, elementi architettonici e oggetti di design.
Perché il cartongesso è così popolare? La risposta è facile da indovinare: questo materiale, infatti, si installa in modo semplice e veloce, è resistente e, in caso di danneggiamento, può essere riparato senza troppi problemi.
Come accennavamo, il cartongesso si trova quasi ovunque, tanto in contesti residenziali quanto industriali e commerciali: qui, può essere utile per nascondere pilastri o travi d’acciaio, mentre nelle case viene comunemente utilizzato per creare controsoffitti o coprire la struttura dei caminetti (il cartongesso presenta anche un’eccellente resistenza al calore).
La storia del cartongesso
Curiosi di sapere come utilizzare il cartongesso per decorare casa? Ci arriveremo. Prima, però, vogliamo raccontarvi la storia di questo materiale, tanto versatile e diffuso, quanto, per alcuni aspetti, sconosciuto.
Era il 1916 quando la National Gypsum Company, un’impresa edile statunitense, creò il cartongesso, originariamente chiamato Sackett Board, da Sackett, una ditta sussidiaria della Gypsum incentrata sulla produzione di gesso. Inizialmente, il materiale era impiegato sotto forma di piastrelle ignifughe, ma nel giro di pochi anni cambiò forma e venne venduto in lastre di gesso e carta multistrato.
Ci vollero appena una decina d’anni per realizzare il cartongesso così come lo utilizziamo oggi, ossia lastre composte da gesso e carta pesante. Cosa interessante, mentre furono necessari pochi anni perché il cartongesso si evolvesse nel materiale che conosciamo ancora oggi, ne sono occorsi 25 per introdurlo definitivamente nel settore edilizio ed essere impiegato in modo diffuso e sostanziale.
Fu solo con il coinvolgimento degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, infatti, che i costruttori capirono i vantaggi di un uso capillare del cartongesso: mentre la maggior parte della forza lavoro del Paese era concentrata sulla produzione bellica e tanti uomini erano impegnati sul fronte, l’utilizzo di materiali di costruzione veloci ed economici diventò un’assoluta necessità. Grazie al cartongesso, si poteva completare la costruzione di case e fabbriche in tempi record e con molta meno manodopera.
L’impiego del cartongesso, inoltre, veniva considerato “patriottico”, perché permetteva ai cittadini di dedicare più tempo e denaro per l’obiettivo bellico.
Con la fine della guerra, nel 1945, il cartongesso ha conosciuto un vero e proprio boom, diffondendosi in tutto il mondo; in Italia, la produzione e l’utilizzo del cartongesso sono stati implementati in particolare a partire dagli anni ’50 e ’60 del secolo scorso.
Come è fatto il cartongesso
Il cartongesso vanta molte proprietà che hanno contribuito al suo successo e alla sua diffusione capillare: è ignifugo, idrorepellente, facile da installare, economico, tanto per citare alcuni dei tanti vantaggi che questo materiale è in grado di assicurare. Ma come è fatto il cartongesso? E quanto deve essere spesso?
Per quanto riguarda lo spessore, è variabile in base al tipo di applicazione: una parete in cartongesso, per esempio, può essere spessa circa 8-10 mm, ma nei centri per il bricolage si trova cartongesso anche di 12,5-13 mm di spessore.
Rispetto, invece, alla sua composizione, si tratta, come abbiamo già accennato di lastre realizzate con un corpo centrale in gesso e poi inserite tra due fogli di cartone precedentemente trattati per garantire la massima resistenza e fungere da “armatura” esterna.
Come la parte in cartone, anche quella in gesso può essere trattata con additivi, in modo da garantire la resistenza al fuoco, all’acqua e all’umidità oppure agli urti.
Idee per decorare casa con il cartongesso
Versatile, economico e ricco di proprietà, il cartongesso è sempre più impiegato anche per l’interior design, assicurando un notevole effetto estetico. Ecco allora alcune idee su come utilizzare il cartongesso per decorare casa:
- Controsoffitti: si tratta di una delle soluzioni più semplici e, al tempo stesso, più di impatto. I controsoffitti in cartongesso, infatti, consentono di modellare e dare movimento agli ambienti e, in più, offrono la possibilità di realizzare particolari effetti con l’illuminazione, per esempio installando faretti a LED, che permettono di valorizzare alcuni particolari dell’arredamento;
- Pareti: un classico. Le pareti in cartongesso sono una delle soluzioni più diffuse per personalizzare la casa secondo il proprio gusto e le proprie esigenze. Uno dei contesti di applicazione ideali per le pareti in cartongesso sono gli open space, dove grazie a questo materiale si possono creare diversi micro-ambienti (una tranquilla area relax, per esempio, oppure un divisorio per la cucina), lasciando comunque gli spazi aperti e comunicanti;
- Nicchie, mensole, testiere in camera da letto. Si tratta di espedienti molto utili per dare brio all’arredamento della zona notte senza fare grosse modifiche strutturali. In questo caso, il cartongesso permette di arricchire la decorazione delle stanze da letto e, nel contempo, creare spazi per riporre libri, soprammobili, fotografie e altri oggetti;
- Librerie. Un’altra modalità di utilizzo del cartongesso per la decorazione della propria casa consiste nella realizzazione di librerie, da posizionare in soggiorno o in ingresso. Si tratta di una soluzione molto versatile, che conferisce leggerezza all’ambiente e consente un notevole risparmio rispetto all’acquisto di un mobile tradizionale;