I balconi sono elementi integranti di una casa; tuttavia, nel corso del tempo, inevitabilmente, vanno incontro a un progressivo degrado, che si può manifestare sia con rigonfiamenti che con intonaco che si stacca o pittura sbiadita.
Sia come sia, quando si nota che i balconi della propria casa sono fuori posto significa che è il momento di procedere alla loro ristrutturazione.
Scopriamo allora, riguardo alla ristrutturazione balconi, cosa c’è da sapere per non farsi cogliere impreparati.
Ristrutturazione balconi: cosa c’è da sapere. La tipologia di manutenzione
Quando si parla di ristrutturazione balconi, cosa c’è da sapere, un aspetto da tenere in considerazione concerne il tipo di manutenzione di cui questi elementi necessitano.
Si distingue infatti tra manutenzione ordinaria – nel momento in cui gli interventi da effettuare si focalizzano sulle finiture, come le pavimentazioni o i rivestimenti – e manutenzione straordinaria, quando si eseguono lavori di natura strutturale.
Nel caso dei balconi, per capire se la manutenzione di cui hanno bisogno è ordinaria o straordinaria, è necessario valutare le singole situazioni: se è vero, infatti, che il balcone, sporgendo dall’edificio, è intimamente legato alla struttura complessiva dello stesso (e, dunque, i processi di usura sono di fatto strutturali) è anche vero che a volte la ristrutturazione può riguardare soltanto le finiture.
Ma attenzione, anche la manutenzione ordinaria non deve mai essere trascurata, basti pensare a quali danni può causare un pezzo di intonaco che si stacca e cade a terra.
Ristrutturazione balconi: cosa c’è da sapere. I lavori da fare
Riguardo alla ristrutturazione balconi, cosa c’è da sapere, tra gli aspetti più importanti da valutare spiccano senza dubbio la tipologia di intervento da effettuare.
Questi ultimi possono essere legati a:
- Le finiture interne: in sostanza, si tratta del rifacimento della pavimentazione;
- Le finiture esterne, che hanno uno scopo sia funzionale che estetico. Un esempio? Il recupero dei frontalini;
- La struttura. Sono i lavori più delicati, e spesso vengono eseguiti a seguito di un’emergenza, come può essere, per esempio un terremoto, ma anche quando si è arrivati a un punto limite dell’usura del balcone. L’obiettivo principale degli interventi strutturali è ripristinare la sicurezza del balcone.
Ristrutturazione balconi: cosa c’è da sapere. I costi
Ristrutturazione balconi: cosa c’è da sapere? Una voce fondamentale, senza dubbio, riguarda i costi.
A questo proposito, è doveroso ricordare che non è possibile dare una risposta univoca alla domanda: quanto costa ristrutturare un balcone?
I fattori in gioco, infatti, sono molteplici, come per esempio:
- Le condizioni in cui versano i balconi: più questi sono in stato di degrado, più onerosi saranno gli interventi da effettuare. In generale, il lavoro più economico è rappresentato dalla tinteggiatura;
- Tipo di intervento: solitamente, i lavori sulle finiture costano meno rispetto a quelli strutturali;
- Politica dell’impresa edile. Ogni ditta, naturalmente fermo restando i prezzi medi di mercato, applica i propri costi; questa variabilità è legata sia al tipo di realtà cui ci si rivolge, sia ad aspetti come la zona geografica in cui si effettua il lavoro. Per esempio, di solito i costi sono superiori nelle regioni del nord rispetto a quelle del meridione e, a propria volta, in una determinata area geografica le ditte possono applicare prezzi più altri rispetto a un’altra parte. Inoltre, anche all’interno di uno stesso territorio, le diverse imprese possono richiedere costi differenti. Un consiglio? Esaminate attentamente ogni preventivo, cercando di trovare un compromesso tra la qualità del lavoro e il budget che si ha a disposizione.
Ristrutturazione balconi: cosa c’è da sapere per la ripartizione delle spese
Rispetto alla ristrutturazione balconi, ecco cosa c’è da sapere per la ripartizione delle spese.
Nel caso dei condomini, gli scenari possono essere diversi a seconda del tipo di balcone soggetto agli interventi di ristrutturazione:
- Il balcone aggettante – quello che sporge dalla facciata di un edificio, ossia la maggior parte dei balconi – è di competenza del proprietario dell’appartamento: se lo vuole sistemare, dunque, dovrà pagare di tasca propria;
- Se il balcone è incassato, le spese vanno ripartite tra il proprietario dell’appartamento dove è presente il balcone e quello dell’appartamento sottostante;
- Se il balcone ha una valenza estetica, per esempio perché è impreziosito da finiture particolari che danno pregio all’intero edificio, le spese per la sua ristrutturazione vanno ripartite tra tutti i condomini.
Nel caso la ripartizione delle spese sia comune, il calcolo di quanto, effettivamente, si dovrà pagare viene effettuato in base ai millesimi.
Ristrutturazione balconi: cosa c’è da sapere. Il bonus balconi 2023
Per gli interventi di ristrutturazione balconi, anche per il 2023 è previsto il cosiddetto “bonus balconi”, in base al quale è possibile usufruire di una detrazione fino al 50% (per una spesa massima di 96.000 euro). I lavori per i quali è contemplato il bonus riguardano:
- Gli interventi murali;
- L’illuminazione;
- La pavimentazione;
- L’installazione di infissi;
- Rivestimenti e finiture;
- La realizzazione di un nuovo balcone o di una veranda.