Il tema dell’autoproduzione dell’energia elettrica è molto attuale: oggi, infatti, le persone che scelgono di produrre energia autonomamente sono in costante aumento.
Le ragioni per orientarsi verso l’autoproduzione di energia elettrica sono molteplici:
- Il risparmio economico;
- La riduzione (o addirittura l’addio definitivo) della dipendenza dalla rete elettrica;
- La salvaguardia dell’ambiente
Ma come fare la scelta più giusta per la propria abitazione?
Scopriamone di più.
Autoproduzione energia elettrica: le fonti rinnovabili e non rinnovabili
Prima di scoprire i metodi per l’autoproduzione di energia elettrica, è doveroso fare una premessa importante, che riguarda le fonti da cui viene attualmente ricavata l’energia in Italia.
Queste si dividono in due macrocategorie:
- Fonti non rinnovabili, che sono perlopiù combustibili fossili lavorati all’interno delle centrali termoelettriche. L’energia prodotta da fonti non rinnovabili rappresenta attualmente circa il 70% di quella utilizzata a livello nazionale;
- Fonti rinnovabili. Si tratta della cosiddetta energia pulita, che oggi equivale al 30% della produzione totale italiana. Questo tipo di energia si produce tramite le centrali idroelettriche, geotermiche ed eoliche. L’eolico, in particolare, sta prendendo molto piede nelle aree più ventose della Penisola, come le due isole maggiori (Sicilia e Sardegna) e sull’Appennino meridionale. Sempre più gettonata è infine l’energia solare, grazie anche agli incentivi statali disponibili e al calo del prezzo dei pannelli solari.
Autoproduzione energia elettrica: la potenza del sole
L’autoproduzione di energia elettrica attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico è una soluzione che presenta numerosi vantaggi, a cominciare dal risparmio: l’energia solare è la più economica e i prezzi degli impianti sono ormai alla portata di tutti, complici i sussidi statali, l’efficienza data dalle nuove tecnologie e la semplicità di installazione, che hanno determinato un aumento della richiesta di mercato e, di conseguenza, una diminuzione dei costi.
L’autoproduzione di energia elettrica sfruttando il sole, inoltre, non comporta interventi invasivi in casa, poiché i pannelli vengono installati su apposite strutture e collocati sul tetto.
Autoproduzione energia elettrica: i vantaggi dell’eolico
Anche il vento consente l’autoproduzione di energia elettrica.
A livello domestico, però, l’eolico non è sempre la soluzione più semplice, per diverse ragioni:
- Bisogna abitare in una zona ventosa: affinché un impianto eolico domestico funzioni in modo adeguato – permettendo cioè un’effettiva autoproduzione di energia elettrica – occorre una forza media annuale di 20 km/h; di conseguenza, l’eolico può rappresentare un’opzione efficace in aree come quelle costiere, ma non dappertutto;
- Il vento è meno prevedibile rispetto al sole, in termini di variazioni;
- In alcune zone l’eolico è vietato per via del rumore emesso dalle pale;
- Le turbine eoliche possono danneggiare la casa, dal momento che il funzionamento delle pale causa vibrazioni che, a propria volta, possono generare crepe;
- I costi delle turbine eoliche sono piuttosto elevati e possono arrivare fino a 25.000 euro.
Autoproduzione energia elettrica con turbine idroelettriche
Un’alternativa per l’autoproduzione di energia elettrica consiste nell’installazione di una turbina idroelettrica nei pressi della propria casa, la cui funzione è quella di convertire il flusso d’acqua in energia.
Anche in questo caso, tuttavia, ci sono dei limiti importanti:
- L’abitazione deve trovarsi nei pressi di una fonte d’acqua con un flusso sufficientemente potente per permettere alla turbina di funzionare;
- L’iter burocratico per procedere all’installazione di una turbina idroelettrica è più lungo rispetto a quello relativo ad altri tipi di impianti di energie rinnovabili, dal momento che occorre ottenere un’autorizzazione amministrativa per lo sfruttamento del corso d’acqua. Oltre a questa ci vogliono anche il permesso di costruzione della turbina e un’autorizzazione ai lavori nei pressi del corso d’acqua, procedure che richiedono tempi lunghi – fino a due anni – per poter essere portate a termine.
Autoproduzione energia elettrica: gli scenari futuri
Con l’aumento della popolazione globale, anche la richiesta di energia elettrica crescerà e, di conseguenza, si verificherà un’impennata dei consumi di combustibili fossili. Uno scenario preoccupante, tanto dal punto di vista della sostenibilità ambientale quanto da quello prettamente energetico, con il rischio che non tutti – e non sempre – possano avere l’energia sufficiente per l’uso domestico.
A oggi, l’autoproduzione di energia elettrica totale è ancora difficile; però una possibilità concreta sarebbe rimanere legati a un fornitore di energia elettrica per il 20% dei consumi e autoprodurla per il restante 80%.
Per il prossimo futuro, comunque, l’autoproduzione di energia elettrica si prospetta come un’alternativa reale in grado di garantire l’indipendenza energetica sia alle famiglie che alle imprese.
Già oggi, del resto, si parla di SEU – acronimo di Sistemi Efficienti di Utenza – il cui scopo è incentivare lo scambio di elettricità a livello locale, con le diverse utenze presenti su uno stesso territorio.