Per questo motivo è opportuno progettare l’impianto elettrico non solo per il presente ma anche in ottica futura. Non è obbligatorio che il progetto di base dell’impianto elettrico lo faccia un tecnico, ma è indispensabile consultarsi con l’elettricista che dovrà rilasciare la certificazione di conformità.
Immagine presa da ” www.helioslife.com”
Impianto elettrico cosa devi sapere?
Dal contatore elettrico (fornito dall’ente che ci fornisce l’energia elettrica) escono 2 cavi la fase cioè dove passa l’energia elettrica e il neutro, detto anche “ritorno”. questi 2 cavi vanno al quadro generale della casa, dal quale si diramano in tutto l’immobile. Questo è il contatore sul quale l’ente che eroga il servizio si basa per inviarti la bolletta.
Il quadro generale elettrico ha al suo interno:
- Il salvavita: un dispositivo che interrompe la corrente quando viene rilevata un anomalia nei consumi elettrici dell’impianto. Nell’impianto elettrico convenzionale abbiamo la fase e il neutro (ritorno) che portano la corrente, questa corrente deve circolare nel circuito dell’impianto elettrico senza che ci siano dispersioni. La quantità di corrente che esce dal salvavita deve ritornare indietro.
- Massa a terra: è una linea speciale che viene collegata ad un apposito palo in metallo conficcato nel terreno, il cavo giallo e verde che insieme a fase e neutro va collegato a tutte le prese e al salvavita, costituisce la massima protezione contro la folgorazione.
- Interruttori differenziali: questo interruttore ci permette di ripartire le linee comandando separatamente zona giorno e zona notte oppure le singole stanze e i singoli ambienti. Nel progetto iniziale vengono ripartite le diverse zone della casa da assegnare all’interruttore differenziale.
Io personalmente sono un amante del fai da te, mi piace cimentarmi in lavoretti di falegnameria e di riciclo creativo, sono a stretto contatto con l’elettricista ma non mi è mai passato per la testa di fare un impianto elettrico fai da te. Troppo pericoloso!